Perché affiliarsi a un Rotary Club?
Texte de Gérard Morel, Gouverneur 2001-2002.
Nel bel mezzo dell'atmosfera turbolenta che regnava a Chicago all'inizio del XX secolo a causa dell'ascesa del capitalismo individuale, a volte sfrenato, l'avvocato Paul Harris prese l'iniziativa di incontrarsi con tre amici ogni settimana, alternandosi tra le loro case. Il loro obiettivo comune era quello di rispettare un'etica nelle relazioni professionali e nella gestione degli affari.
Il 23 febbraio 1905 nacque così il ROTARY. La sua rapida crescita, prima negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo, è la prova che questa iniziativa rispondeva a un'esigenza sentita da un gran numero di industriali e commercianti.
In origine, un Rotary club era composto da un unico rappresentante di ogni professione della città o della regione, ognuno dei quali era un rappresentante riconosciuto dei suoi pari in un particolare settore di attività e aveva l'autorità di firmare a nome della sua azienda o, nel caso di professionisti autonomi, della sua ditta. Per definizione, il livello sociale dei membri di un club permetteva di sviluppare progetti sociali nel suo ambiente.
Fin dalla prima guerra mondiale, il Rotary si è battuto per la comprensione tra i popoli e la ricerca della pace. Nella seconda metà del XX secolo si è impegnato anche in progetti internazionali, offrendo borse di studio agli studenti a partire dal 1947 e partecipando a programmi umanitari, simboleggiati dalla campagna contro la polio dal 1985.
Questi nuovi orientamenti portarono a un aumento del numero di club e del numero di Rotariani. Ogni professione doveva essere rappresentata da più soci nello stesso club o in più club della stessa località. A questo scopo furono create diverse categorie di soci: gli MBA (Senior Active Members), che liberavano la rappresentanza esclusiva di una singola professione, gli MRA (Members Retired from Business) per i pensionati e i soci supplementari. I professionisti potevano far parte di un club a condizione che avessero responsabilità di supervisione nella gestione della loro azienda o amministrazione.
All'inizio del XXI secolo, il Consiglio centrale del RI ha semplificato l'allargamento decidendo che una stessa professione poteva essere rappresentata nello stesso club da più soci, fino a un massimo di 5 per club o - nel caso di un club con più di 50 soci - 10 % dei soci del club.
Questo allargamento della base di reclutamento, tuttora in vigore, è stato addirittura integrato qualche anno fa dalle dichiarazioni di un Presidente del RI che sosteneva che il Rotary dovesse essere vissuto come una famiglia e che si dovessero includere gli ascendenti, i coniugi o i figli di un Rotariano! Questo rapido sviluppo è andato di pari passo con il cambiamento dell'immagine pubblica del Rotary: da associazione professionale che mette le risorse al servizio degli altri ad associazione puramente umanitaria senza alcuna specificità. Il risultato è un'immagine confusa di ciò che è il Rotary e del motivo per cui le persone dovrebbero affiliarsi.
Attualmente è necessario riorientare gli obiettivi di un Rotary club sul piano professionale, e questo riorientamento è legato all'efficacia di un club, che dipende direttamente dalla qualità delle risorse materiali e finanziarie apportate da ciascun socio. L'impegno personale e la volontà di interessarsi agli altri non sono sufficienti se non sono accompagnati dal livello professionale o sociale di ciascun socio. Più che l'età, è senza dubbio questo l'elemento che meglio differenzia le condizioni di appartenenza a un Rotary club da quelle di un club Rotaract.
In conclusione, per tenere conto sia della ragion d'essere originaria del Rotary sia della sua recente evoluzione, sarebbe opportuno riflettere su quella che potrebbe essere una definizione chiara per convincere le persone a farsi coinvolgere.
Ecco un esempio:
"Il ROTARY è un'associazione internazionale costituita da club che riuniscono uomini e donne che sono professionisti responsabili, motivati dal desiderio di servire, indipendentemente dalle loro convinzioni politiche o religiose. Rispettosi della tolleranza e dell'etica, sia professionale che privata, i Rotariani militano per la pace e la comprensione tra i popoli".

Gérard Morel était Gouverneur du District 1660 pour l’année Rotarienne 2001-2002. Il a remis la charte de notre club le samedi 16 février 2002.
Ex direttore di un'importante scuola di economia, Gérard Morel era anche un impegnato ed eminente rotariano. Socio da 50 anni, prima del Rotary Club di Rouen e poi del Rotary Club Paris Ouest, è stato più volte Presidente e poi Governatore del nostro Distretto nel 2001/2002. Dopo il suo mandato di Governatore, è sempre rimasto al servizio del Distretto e di tutti i Rotariani, in particolare promuovendo i Centri della pace in Francia e negli Stati Uniti.
Benefattore della Fondazione Rotary, nel 2018 ha ricevuto il premio Servire al di sopra di ogni interesse personale da Ian Riseley, allora Presidente del Rotary International.